LANDFORM
La ricerca dell’architetto idoneo
per la realizzazione della scacchiera in relazioni alla mia area si è
sviluppata in più fasi.
Sono partita inizialmente dai
punti focali che mi hanno portata a generare la prima ipotesi di tessitura,
ovvero una forte preesistenza di alberature e di un terreno con particolari
curve di livello; questo ha messo in evidenza il mio interesse nel fare
un’architettura che interagisca principalmente con il suolo, un
architettura-paesaggio.
Da questa prima fase ho svolto una
ricerca sul libro Architettura e modernità “Dal Bauhaus alla rivoluzione
informatica”, (Antonino Saggio), la quale mi ha portato a soffermarmi
sul paragrafo “Biosphere 2 e il tema ecologico” (a fine articolo è presente
un breve riassunto, pag.362), ma nello specifico nell’architetto Carme Pinós,
e al suo legame tra architettura e paesaggio.
Carme Pinós
Pinós
si è laureata alla Escuela Técnica Superior de Arquitectura de Barcelona
(ETSAB) a Barcellona nel 1979 ed è tornata a scuola nel 1981 per studiare
Urbanistica. Dal 1982 ha stretto una
partnership con suo marito, Enric Miralles ,
che si è conclusa nel 1991. Durante questo periodo i progetti sviluppati
includono l'Igualada Cemetery Park, gli Archery Range Buildings per i Giochi olimpici estivi
del 1992 e la
scuola La Llauna a Badalona. Il lavoro di Pinós-Miralles
ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui il premio FAD per la scuola La
Llauna e il parco del cimitero Igualada, nonché il premio della città di
Barcellona per gli edifici olimpici del tiro con l'arco del 1992.
Nel 1991 Pinós aprì il suo studio e trasferì la supervisione e la
costruzione di numerosi progetti avviati nel suo precedente ufficio. Tra
questi c'erano il Centro comunitario e l'Auditorium dell'Hostalets de Balanya,
Il Centro comunitario La Mina e il Collegio di Morella. Da
allora ha combinato la sua attività di architetto con l'insegnamento, lavorando
come professore ospite, tra l'altro, all'Università
dell'Illinois a Urbana-Champaign (1994-1995), alla Kunstakademie Düsseldorf
(1996-1997), alla Columbia University
di New York (1999), Ecole Polytechnique Fédérale di Lausanne (2001–2002), ETSAB
di Barcellona (2002), Università degli Studi di Sassari di Alghero (2002–2004),
Harvard University Graduate School of Design
(2003) e all'Accademia di Architettura di Mendrisio in Svizzera (2005–2006).
A questo punto ho svolto una ricerca su Google in riferimento al
sito web dello studio di Carme Pinós, che mi ha portato a selezionare
due progetti, i quali possono essere legati alla morfologia della mia area, ovvero
Pizota hotel in Puerto Vallarta (Mexico) 2004 e Winery in la Horra (Spain)
2019.
BIOSPHERE 2 E IL TEMA
ECOLOGICO
Architettura e Modernità “Dal Bauhaus
alla rivoluzione informatica”. Antonino Saggio. (pag. 362)
Agli inizi degli anni Novanta grazie
agli architetti Miralles e Pinós possiamo osservare opere che rendono evidenti
alcune idee fondamentali di interscambio tra paesaggio e architettura,
anticipate da Zaha Hadid nel 1983.
L’opera di esordio è “il Municipio Hostalets
de Balenyà” nei pressi di Barcellona del 1986-92. I due livelli che compongono
l’edificio si innestano secondo due direttrici che permettono una dinamica
presenza dei fabbricati nell’ambiente, e contemporaneamente anche la
penetrazione della luce anche ai livelli inferiori. La rampa di accesso assume
un grande rilevanza nel gioco saettante delle forme cosi come le pensiline che
si sporgono liberamente svincolandosi dai copri di fabbrica sottostanti.
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Municipio Hostalets de Balenyà, Barcellona (1986-92) |
In questo modo di pensare, le regole
formative dei processi naturali sono proiettate in quelle che formano
l’architettura. Si tratta di una risposta, all’interno del campo della ricerca
architettonica, al grande tema della progressiva usura del pianeta,
quindi di un’accettazione delle limitazioni delle sue risorse, della
comprensione che a un modello di continua crescita ed espansione delle città e
dell’habitat umano debba corrispondere una coscienza sistemica ed ecologica.
Ma
per questa architettura-paesaggio rimane in questa fase solo una premessa, che prenderà
sempre più sviluppo con il passare degli anni.
Però in questi anni l’architettura
comincia ad essere sempre più chiamata a rispondere a domande uguali per tutte
le parti del mondo; che sono ad esempio:
1- Come
articolare gli spazi della vita in un flusso aperto e dinamico che gli edifici
conformano insieme alla natura?
2- Come
risolvere un programma sempre variabile inserendovi elementi di stimolo alla
socialità e alla vita delle persone?
3- Come
costruire architetture consapevoli del clima, della luce, dell’aria, attraverso
scelte tecniche strutturalmente legate al progetto?
4- Come dare
espressione, esistenza, presenza d’arte a queste esigenze?
Bisogna infine ricordare il
completamento nel 1991 di una straordinaria opera di ingegneria e di scienza
ecologica. Si tratta del progetto Biosphere 2 che viene costruito a
Oracle nel deserto dell’Arizona da un gruppo che ha in John Allen l’ideatore
principale (geologo professionista), in Edward Bass il principale finanziatore,
nell’architetto Margaret Augustine e nell’ingegnere dei sistemi William
Dempster.
![]() |
Biosphere 2, Oracle 1989-91 |
Allen realizza un progetto a immagine e
somiglianza della biosfera terrestre: un insieme interagente di forze
geologiche, ecologiche e umane formano 7 biomi (sistemi ecologici in equilibrio
dalla foresta amazzonica alle barriere coralline agli ambienti antropizzati
mediterranei) che servono a studiare fenomeni sistemici e allo stesso tempo a
sperimentare modalità future di vivere nello spazio.
Il sistema sigillato di Biosphere 2
può funzionare se vi è un “ecologia” in equilibrio dove ben studiate
percentuali di piante, microbi, acqua, animali e aria sono in ciclo di continua
rigenerazione.
Quindi attraverso un’attenta ricerca
si arriva alla realizzazione di un ambiente all’interno di grandi superfici
vetrate che coprono oltre un ettaro di superfice.
L’esperimento consente di brevettare
vari sistemi e tecnologie che portano al 100% del riciclo dell’acqua, dei resti
umani e animali, all’autonoma generazione di cibo e a minime perdite di aria
all’interno del grande ambiente chiuso.
L’esperimento è condotto da otto
scienziati che vivono sigillati in questo ambiente per due anni. Successivamente
Biosphere 2 viene ceduto alla Columbia University e poi all’Università dell’Arizona
che ne modificheranno la struttura.
A tal fine ho voluto aggiungere un riferimento di quest'ultimi tempi,
riguardante questo tema “architettura-paesaggio” / “landform”, il quale mette in evidenza l 'evoluzione del concetto architettura-paesaggio dagli anni '90 dello scorso secolo ad oggi con PLASMA
STUDIO- Izmir University ofEconomy_Masterplan
Genere- Formazione
scolastica, Masterplan
Stato – in sviluppo
Localizzazione -Izmir, Turchia
Anno- 2016 in corso
Cliente- Izmir University of Economy
Localizzazione -Izmir, Turchia
Anno- 2016 in corso
Cliente- Izmir University of Economy
Data la ripida
topografia del terreno e l'intenzione di ricucire i nuovi edifici con il
paesaggio, il compito era quello di sviluppare la massa come una replica
artificiale e frastagliata dei paesaggi collinari originali.
L'essenza del
paesaggio come materiale “originale” viene trasformata e scolpita, (essere) venendo ad un
altro io e formando un'identità che sta al tempo stesso indicizzando le
morfologie geografiche locali e la specifica latitudine e ambiente e una
proiezione della logica del pensiero razionale umano e ordinamento spaziale.
L'interazione sociale
è favorita dall'inserimento di attività semi pubbliche / ricreative all'interno
dell'ambiente accademico, in modo da creare strati comuni, in cui la conoscenza
è distribuita attraverso incontri informali tra gli studenti.
Essendo l'area totale
del sito di 200138,6 mq, Plasma Studio è stato incaricato della progettazione
di un complesso scolastico (scuola materna + elementari + medie + liceo) e
dell'Università, edifici residenziali, servizi e aree sportive. Il progetto,
che sarà sviluppato in tre fasi, sarà completato nel 2037 con la costruzione di
140.500 m2.
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